TY - JOUR AU - Federico Conti PY - 2021/12/13 Y2 - 2024/03/28 TI - Vita activa e lex naturae in Cromazio di Aquileia: il caso di Sermo III JF - Patristica et Mediævalia JA - PetM VL - 42 IS - 2 SE - Artículos DO - 10.34096/petm.v42.n2.10893 UR - http://revistascientificas.filo.uba.ar/index.php/petm/article/view/10893 AB - I Sermones di Cromazio di Aquileia ci offrono un riscontro diretto della sua esperienza vescovile e letteraria, divise tra l'esegesi più spiccata e l'occupazione pastorale. La semplicità strutturale e linguistica ed il richiamo a pochi e contemporanei autori, caratteristiche della terza di queste composizione omiletiche, ci offrono l'opportunità di analizzare le finalità più intime e pratiche di questo testo. Il rapporto stretto con l'uditorio, infatti, e l'intento di guidarlo su di un retto cammino cristiano sono evidenti protagonisti nello scorrere dell'intero sermone. Parallelamente, però, corrono l'esegesi scritturistica di Cromazio ed il suo apprendimento dottrinale: il Vescovo tenta di offrire un piccolo bagaglio utile al percorso di chi lo ascolta, in una forte valorizzazione dell'agire umano. La vita activa aderente alla lex natura insita nell'animo umano costituisce, infatti, la tematica più evidente dell'intera omelia, esposta dall'aquileiese sopratutto con il fine di rinsaldare l'unita e rafforzare l'identità degli ascoltatori a fronte delle pressioni esterne. Forte è sopratutto il rimando scritturisti, presente in tutto il sermo: il passo, letto sicuramente poco prima dell'esposizione, è quasi interamente riportato ed esposto ai fedeli, così da renderlo più fisso nella memoria di chi assiste. ER -